27/07/09

Reggia di Caserta

Oggi sosta a Caserta, per vedere la bellissima reggia di Vanvitelli.

Premetto che la bellezza intrinseca della reggia e' di quelle rare, e che nonostante tutto (come vi spieghero' piu' avanti), vale veramente la pena visitarla ed ammirarla in tutta la sua bellezza.

Ma il contesto in cui si visita quest' opera d'arte e' semplicemente allucinante. E non esistono giustificazioni.

Ma andiamo ai fatti.

All'uscita di Caserta Sud, dopo alcuni bivi e rotonde, si accede ad un lungo vialone a piu' corsie, dove in fondo si staglia la facciata principale della reggia.
Proseguendo fino alla
fine del viale uno si aspetta di trovare l'entrata, un parcheggio, o una cancellata che ne delimiti il giardino anteriore.
Ma siccome alla stupidita' umana (e in particolare a quella italiana) sembra che non ci sia limite quello che si puo' trovare e': la ferrovia.
Incredibile.
Dopo aver girato come delle trottole alla ricerca del parcheggio (effettivamente dovevo pensare subito che l' ingresso del parcheggio era in un sottopassaggio non accessibile dal vialone principale, e con l'entrata sulla corsia dei sorpassi...) alla fine riusciamo a lasciare la macchina nell' autosilos destinato ai turisti.
Dopo essere usciti (naturalmente attraverso scale mobili rigorosamente rotte) ci si trova davanti al giardino, abilmente cintato da transenne divelte e con arbusti ed erbacce che la fanno da padrone.

Arrivati all'ingresso si fa il biglietto (10€). Per entrare e' necessario scavalcare un grosso cane randagio, una sorta di Cerbero moderno assolutamente inamovibile. Davanti ad una richiesta di spiegazioni (ma questi li leggono i giornali? Sanno degli attacchi? Delle
possibili malattie? Io ho un cane, ma non per questo penso che ogni cane ha dei diritti inalienabili come la liberta' etc... ) ci e' stato risposto che e' inutile chiamare l'accalappia cani, perché tanto prima o poi ne arriverà un altro.
Un ragionamento che non fa una grinza.

Proseguendo fino al centro della costruzione, alla destra si trovano le scale per salire agli appartamenti e alle stanza visitabili.
Gli ambienti sono bellissimi, e le sale sono liberamente sfregiabili ed imbrattabili. Infatti le diverse guardie pagate con i soldi delle nostre tasse se ne stanno in 5 o 6 a urlare in una delle stanze da sorvegliare, lasciando le altre totalmente incustodite (ho notato che non ci sono neanche le telecamere).
Nel frattempo i visitatori (la maggiorparte stranieri) bivaccano, toccano, gridano, mangiano nelle stanze.
Tanto chi controlla?

Appagato dalle stanze e schifato profondamente dal contesto, sono uscito con mia moglie per raggiungere il giardino. Anche qui 2 persone (ma 1 non basta? Ma perché in ospedale di notte c'e' 1 dottore che lavora e qui 2 che non fanno nulla? Ma non si possono spendere meglio sti soldi DEI CONTRIBUENTI?). Gli incaricati, con postura che ricorda vagamente 2 trichechi a prendere il sole, ci dicono stancamente che il giardino CHIUDERA' alle 19:30, anche il giardino inglese (tenete a mente).

Facciamo un giro a cavallo, dopo aver contrattato il prezzo del giro a 20€ (la base d'asta era 50).

Alla fine gran scarpinata fino al fondo del giardino (circa 3,5km), pronti per l'accesso al famoso 'giardino inglese'.

Naturalmente chiuso. Chiude alle 17:00.

Quindi: i due all' ingresso cosa sono pagati a fare? Mistero (doloroso).

Torniamo verso l'uscita, avvertendo almeno 3 coppie della 'sorpresa' mentre procedevano in direzione opposta alla nostra verso il giardino inglese.

Tutti si lamentano, pensano ai loro 10€, e sanno che tanto non esistera' nessuna giustizia. Quindi porconano un attimo poi puntano anche loro l' uscita.

Sono le 18, e tutti i cancelli sono chiusi (ma non avevano detto 19:30? Mah...). Riusciamo ad uscire facendo gli slalom tra diversi cortili e cercando indicazioni che non esistono. Infine recuperiamo la macchina per dirigerci all'hotel.

L' albergo e' il 'Grande Hotel Vanvitelli', molto lussuoso ed elegante: cena con cameriere personale al tavolo e poi nanna, pronti per la partenza dell'indomani.

Ho fatto una riflessione 'ingegneristica': premettendo che se fossi un imperatore romano forse avrei fatto frustare quei lavativi che proiettano la peggiore immagine italiana nel mondo, mi rendo conto che nel 2009 bisogna essere costruttivi: cambiamo compiti ai guardiani.

Se tanto li' non fanno nulla, sono pagati ed invece girando si vede che la reggia a bisogno di una immensa mano d'opera, perché non reimpiegarli? A tagliare l'erba, a raccogliere sporcizia, a sistemare le transenne, a dare indicazioni (NESSUNO di quelli che ho sentito io ha capito la frase chiesa da una coppia di francesi 'where isnthe english garden'. Ma chi cazzo li fa i bandi di gara? Pluto?)

Reimpiegando meglio le persone gia' in organico si migliora il sevizio senza impattare sul bilancio. Cosi' facendo anche il sovraintendente (che ha l'ufficio li', ma deve essere cieco per non vedere, oppure DEVE essere cacciato per negligenza, visto che lui e' un dirigente) dimostrerà di essersi guadagnato lo stipendio.

Ed io saro' contento di aver dato, con le mie tasse, un pochino di stipendio a chi si fa garante della consevazione di un'opera d'arte. E non alla consevazione ad arte di un posto di lavoro non meritato.

Che avventura...










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