12/08/09

Considerazioni (di Eli) sul viaggio

E' da Sabato 25 Luglio che siamo lontani da casa, ed ora che si e' in dirittura di arrivo c'e' un po' di malinconia mista al desiderio di ritornare alle proprie cose, alla quotidianità sicura della nostra casetta.

Abbiamo visto molte cose, parlato con molte persone, abbiamo apprezzato capolavori dell'arte frutto dell'intelligenza dell'uomo e capolavori della natura frutto della mente di Dio.

Abbiamo attraversato tutta l'Italia appagandoci gli occhi, la mente e il cuore; abbiamo apprezzato le dolci colline e la parlata allegra toscana, la 'fantasia' spregiudicate napoletana, le rocce a strapiombo sul mare, l'altera distanza della Sicilia dalle coste calabresi, la famigliare 'Trinacria' con i suoi contrasti cromatici e non solo.

Abbiamo apprezzato la nostra splendida Italia, e questo e' l'importante; l'Italia per la quale lavoriamo, ci arrabbiamo, e per la quale speriamo tutti possa andare davvero meglio di così.

Siamo felici di avere scoperto le mille bellezze del nostro grande Paese, che vorremmo sempre diverso, più partecipe, più orgoglioso, più avanzato, più sviluppato, ma che naturalmente non può essere più bello che così.

Abbiamo visto musei con poche opere entro spazi magicamente rinati; abbiamo visto magici luoghi desolatamente abbandonati.

Ma ad ogni kilometro, ad ogni svincolo, c'era sempre una regione diversa con un paesaggio ora arido, ora accogliente, ora dolce, ora scosceso, ora il mare, ora i monti, ora la confusione, ora l'ordine perfetto.

Dunque torniamo a casa, perché non si può vivere sempre in vacanza e nemmeno stare in vacanza per tutta una vita; ritorneremo al lavoro quotidiano, alla TV accesa, ai viaggi in metropolitana, allo smog di Milano, a bagnare l'erba al nostro giardino aspettando che arrivi l'inverno in vista di una nuova vacanza.

Risalendo scegliamo l'aereo: mezzo facile, veloce. Riduce i tempi e le distanze, ma riduce anche la meraviglia di scoprire la città che verra' dopo.

Ma dopo il lavoro c'e' sempre un'altra vacanza...

10/08/09

-1

Eccoci qui.

Anche per quest'anno l'avventura sicula sta per giungere al termine.
Domani sara' l'ultimo giorno di vacanza, poi Mercoledi' prenderemo il pullman Licata-Catania per raggiungere l'aereoporto.

Da carrubbo, gli ulivi e i fichi d'india passeremo al verde (forse...) del nostro giardino e ai campi di grano che costeggiano le strade che ci portano verso l'ufficio.

Il consiglio che mi sento di dare e' di visitare questa terra, che contiene in se moltissimi paesaggi (l'etna, le varie isole, il mare cristallino,...) e moltissime cose da scoprire.

Personalmente preferisco la zona sud e ovest dell'isola, quella cioe' meno turistica e piu' autentica (secondo il mio modesto parere), dove e' raro trovare spiaggie attrezzate e fare il bagno nell'acqua cristallina fa sembrare di essere in un film ambientato 100 anni fa (ovviamente bisogna essere disposti anche a non fruire dei vantaggi di ombrelloni, doccie, lettini, bibite ghiacciate, etc...).

Per me, che mi considero un po' amante della natura selvaggia (OT: consiglio di vedervi il film 'Wild' di Sean Pen), certo i panorami ruvidi che si vedono in certe zone ripagano pienamente la mancanza dei servizi elencati prima.

Per ripetermi: visitate questa terra e gli altri 100000 panorami stupendi che abbiamo nel nostro bel paese in macchina, moto, barca, pattini, monociclo, etc...
(caspita mi sento molto il Rutelli dell'imbarazzante 'visit out country' del portale Italia. Da non perdere su YouTube...)

Almeno se 'giocate in casa' e chiedete al ristorante una pasta, sapete che non troverete brutte sorprese.

Ci sentiamo...










Nico

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09/08/09

9 Agosto

Grazie a tutti.

Nico

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08/08/09

Ragusa e Modica

Dopo alcuni giorni di inezia totale, oggi abbiamo optato per una gitarella giornaliera a Ragusa e dintorni.

Prima tappa a 'Ragusa Ibla', ossia la parte vecchia della citta'.
Raggiungendo Ragusa (noi arrivavamo dalla statale 115 da Comiso) la parte piu' antica e' raggiungibile attraversando la città.
Dopo alcuni tentennamenti nel percorso da seguire (voto alle indicazioni stradali:2. Voto alle indicazioni dei residenti: 8 ½. Consiglio vivamente il navigatore satellitare...) abbiamo imboccato la via giusta, e in pochissimi minuti ci siamo trovati davanti al parcheggio che permette di lasciare la macchina e salire a piedi per le migliaia di scalinate presenti.


Ibla (nome antico della città) si presenta come il classico 'presepe'. Le case sono arroccate le une sulle altre e coprono completamente il pendio del monte su cui sono collocate. La visione d'insieme e' particolare, perche' raramente mi e' capitato di vedere una densita' tale di costruzioni così ammassate.



Comunque lasciata la macchina siamo saliti sulla prima rampa di scale della nostra giornata, ed abbiamo trovato l'ufficio turistico.
Le persone presenti sono estremamente preparate e competenti (oltre che molto gentili) e ci hanno consegnato un foglio (dimensione A3!!!) con la piantina della città per i turisti (quindi con dettagli su chiese e palazzi pubblici), sulla quale ci hanno segnato un percorso consigliato per vedere tanto camminando poco (il classico problema ingegneristico del commesso viaggiatore...;D).

Quindi via per scalinate e salite tra le varie viuzze, fino alla piazza del Duomo, che si trova in uno dei punti piu' alti della città.





La piazza e' famigliare (qui si girano le scene cittadine del 'Commissario Montalbano') ma ad essere onesti, in TV sembra molto più grande...



Dalla piazzetta (consiglio il geletaio sul lato sx, che offre gusti particolari, tra cui ad esempio il gelato alle olive...) abbiamo preso il trenino dei turisti (5€ cad.) che ci ha fatto fare il tour completo di circa 30/40min.

Dopo ci siamo spostati verso il giardino pubblico, molto bello e contenente 3 chiesette barocche (ma soprattutto il mio smartphone li' scaricava a 113kB/s! Non era mai successo in queste vacanze!).

Girando si nota subito l'attenzione ai turisti (città molto pulita e molto organizzata), ma (unica nota dolente) i monumenti erano praticamente tutti chiusi, quindi (ad eccezione del Duomo) le opere sono visibili esclusivamente da fuori.

Verso le 15, dopo circa 5 ore di 'visione cittadina', abbiamo preso la macchina e ci siamo diretti a Modica.



Modica dista circa una ventina di km da Ibla, ed e' raggiungibile tramite la solita stradina in mezzi a monti e colline.

La cittadina e' carina e ricorda l'impianto di Ibla (quindi anche qui case arroccate sulle pareti dei colli).

Oltre al giro turistico 'culturale' abbiamo naturalmente fatto anche il giro 'triglicerico'.

Come e' noto Modica e' famosa per il suo cioccolato, e noi non abbiamo perso l'occasione per visitare la piu' antica cioccolateria sicula (raggiungibile da corso Umberto, davanti alla chiesa di S. Pietro).





All'interno si trova 'un'epifania' di assaggi, tra cui uno speciale torrone fatto interamente di scorze di arancia(6€, ovviamente acquistato) e dei barattoli di olive sott'olio, che in realtà e' marzapane in un liquido dolciastro (a me il marzapane non piace, ma questo mi ha soddisfatto...).



Alle 17:30, stanchi ma soddisfatti, ci siamo reincamminati verso casa, con le gambe doloranti ma alcuni ricordi in più...

A domani...

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05/08/09

'Cala del Re'

Oggi grande giornata balneare alla 'Cala del Re'.

E' una spiaggetta a Licata, in localita' Torre San Nicola (per chi conosce il posto e' dopo la famosa spiaggia 'Mollarella'), recentemente attrezzata con lettini, ombrelloni e servizi vari (qui prende anche il cellulare Wind! Incredibile...).

Dopo aver parcheggiato la macchina ad altezza della strada, si scende per un sentiero in terra battuta verso la spiaggia (il dislivello e' di poche decine di metri).



In basso si trovano un ristorante/pizzeria (non abbiamo provato, ma alla sera deve essere molto suggestivo) e i vari ombrelloni.

La spiaggia e' frequentata soprattutto da fmiglie con bambini e, nonostante il fatto che io preferisca nettamente i luoghi piu' 'selvaggi' (quindi senza ombrelloni e turisti vari, ma piu' a contatto con la 'natura selvaggia') bisogna ammettere che qui e' molto carino.

A chiunque sia di passaggio consiglio di farsi un giro... (meglio prenotare telefonicamente per evitare di trovarsi senza ombrellone...)

Vado a godermi il sole, alla faccia di chi mi legge dall'ufficio...;D

Byez...


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Scintille di cultura...

Ieri, camminando per il 'corso' a Licata (secondo la piu' classica delle tradizioni del sud, che prevede le famose 'vasche' camminando la sera) io e mia moglie abbiamo avuto una bella sorpresa.

In una piccola vetrina abbiamo scorto un cartello di una associazione culturale e mia moglie, subito irresistibilmente attratta, e' entrata a chiedere informazioni.



Si tratta di un posto dove e' possibile prendere in prestito libri gratuitamente; praticamente l'equivalente di una biblioteca, senza pero' la necessita' di essere residente o fare una tessera di qualche tipo.

La cosa, in genere, puo' sembrare irrilevante, ma se si contestualizza con 'l'ambiente circostante' in realta' non e' cosi'.

Mi spiego meglio.

In un paese dove il senso civico, per molte persone, non esiste, dove i vigili girano in coppia e non e' raro vederli ridere e scherzare con gente che se ne va in giro in 2 (o 3, o 4!) in motorino, dove le persone che usano il casco o le cinture di sicurezza lo fanno non perche' obbligati, ma perche' intelligenti, dove tutti si lamentano della sporcizia, e poi alcuni sono i primi ad imbrattare vie e viuzze con qualsiasi cosa, la scintilla di cultura che esce da una biblioteca e' comunque cosa molto gradita.

Ma la cosa un pochino triste della situazione in generale non e' la mancanza pressoche' totale di applicazione di regole.

Cerco di metterò nei panni delle decine, centinaia di persone di buon senso che abitano qui, o ci tornano (come me, ma con legami affettivi magari piu' profondi) in estate: mi immagino la frustrazione di chi si sforza di seguire leggi e regole, ed e' obbligato a fare i conti con istituzioni totalmente inesistenti: vigili che non fanno il loro dovere, poliziotti che, in sevizio, si 'assentano' per mangiarsi una pizza in compagnia (li avevamo l'altra sera al tavolo a fianco al nostro), e via dicendo.

Naturalmente non si puo' fare di 'tutta l'erba un fascio', ma alcune cose che si vedono non sono proprio giuste.

L'altro giorno pensavo al 'nano malefico' (Brunetta, ...;D): a come le migliori delle intenzioni possano essere fermate da un permissivismo ingiustificato (ieri sera ho viso 12 vigili urbani pattugliare un centinaio di metri: mentre certa gente parcheggiava in seconda fila, creava ingorghi, faceva quel che voleva, loro se ne stavano tranquilli a ridere e scherzare a coppie).

Siccome (si legge dal giornale locale) le finanze comunali sono asciutte e non si organizzano eventi serali, non si puliscono le spiaggie e non si fa nulla per i turisti (il potenziale qui sarebbe esagerato), forse sarebbe il caso far decidere a quei Licatesi diligenti e corretti, che invece si trovano vessati da una condizione che certo non meritano.

Ma probabilmente la mia posizione 'esterna' non mi fa comprendere appieno contesto, mentalita' e soluzioni.

Menomale che in tutto cio' una piccola associazione culturale illumina il grigiore di tanta monotonia.

Regards.


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01/08/09

Las Vegas


Ieri sera io e mia moglie abbiamo optato per una sana cena a base di pesce.

Siamo scesi in paese dalla campagna (dove abbiamo la casa) e ci siamo buttati alla ricerca del ristorante 'giusto'.

Come in tutti i posti non 'prettamente turistici' e' difficile andare a scegliere il posto giusto dove mangiare. In mancanza infatti di guide o 'suggeritori' fidati la scelta spesso e' basata sull'estetica del locale, come se l'avere delle sedie o tavoli 'fashion' aiutasse il cuoco ad essere piu' bravo, soddisfando quindi meglio i suoi clienti.

Nel nostro caso ci sono venuti in soccorso suoceri e cognati, che l'estate scorsa hanno trovato un posto 'nuovo' da sperimentare: il ristorante 'Las Vegas'

Diciamo che da un punto di vista di 'appealing' il posto non si presenta nel migliore dei modi: gli interni sono arredati in uno stile dei primi anni '80, e guardando nella vetrina dalla strada si intravedono pochi tavoli e tutto sembra deserto...

Ma la cucina merita veramente.

Il cuoco (assistito dalla figlia adolescente negli ordini e nel sevizio ai tavoli) e' super-disponibile (come generalmente avviene nel sud, in particolare nei posti lontani dalla classiche tratte turistiche) e prepara tutto (dall'antipasto al secondo) usando pesce freschissimo comprato in giornata al vicino porto.

La cucine e' semplice ma i gusti spettacolari, e soprattutto il rapporto qualita'/prezzo e' particolarmente vantaggioso.

Quanto? Si pensi che un pasto completo (dall'antipasto al secondo) a base di pesce costa circa 20€ a testa, compreso vino (della casa), acqua e caffè.

Consiglio assolutamente di provarlo.





Ps: Quanto costa una cena simile a Milano? Meglio non pensarci, dai...;D

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