05/08/09

Scintille di cultura...

Ieri, camminando per il 'corso' a Licata (secondo la piu' classica delle tradizioni del sud, che prevede le famose 'vasche' camminando la sera) io e mia moglie abbiamo avuto una bella sorpresa.

In una piccola vetrina abbiamo scorto un cartello di una associazione culturale e mia moglie, subito irresistibilmente attratta, e' entrata a chiedere informazioni.



Si tratta di un posto dove e' possibile prendere in prestito libri gratuitamente; praticamente l'equivalente di una biblioteca, senza pero' la necessita' di essere residente o fare una tessera di qualche tipo.

La cosa, in genere, puo' sembrare irrilevante, ma se si contestualizza con 'l'ambiente circostante' in realta' non e' cosi'.

Mi spiego meglio.

In un paese dove il senso civico, per molte persone, non esiste, dove i vigili girano in coppia e non e' raro vederli ridere e scherzare con gente che se ne va in giro in 2 (o 3, o 4!) in motorino, dove le persone che usano il casco o le cinture di sicurezza lo fanno non perche' obbligati, ma perche' intelligenti, dove tutti si lamentano della sporcizia, e poi alcuni sono i primi ad imbrattare vie e viuzze con qualsiasi cosa, la scintilla di cultura che esce da una biblioteca e' comunque cosa molto gradita.

Ma la cosa un pochino triste della situazione in generale non e' la mancanza pressoche' totale di applicazione di regole.

Cerco di metterò nei panni delle decine, centinaia di persone di buon senso che abitano qui, o ci tornano (come me, ma con legami affettivi magari piu' profondi) in estate: mi immagino la frustrazione di chi si sforza di seguire leggi e regole, ed e' obbligato a fare i conti con istituzioni totalmente inesistenti: vigili che non fanno il loro dovere, poliziotti che, in sevizio, si 'assentano' per mangiarsi una pizza in compagnia (li avevamo l'altra sera al tavolo a fianco al nostro), e via dicendo.

Naturalmente non si puo' fare di 'tutta l'erba un fascio', ma alcune cose che si vedono non sono proprio giuste.

L'altro giorno pensavo al 'nano malefico' (Brunetta, ...;D): a come le migliori delle intenzioni possano essere fermate da un permissivismo ingiustificato (ieri sera ho viso 12 vigili urbani pattugliare un centinaio di metri: mentre certa gente parcheggiava in seconda fila, creava ingorghi, faceva quel che voleva, loro se ne stavano tranquilli a ridere e scherzare a coppie).

Siccome (si legge dal giornale locale) le finanze comunali sono asciutte e non si organizzano eventi serali, non si puliscono le spiaggie e non si fa nulla per i turisti (il potenziale qui sarebbe esagerato), forse sarebbe il caso far decidere a quei Licatesi diligenti e corretti, che invece si trovano vessati da una condizione che certo non meritano.

Ma probabilmente la mia posizione 'esterna' non mi fa comprendere appieno contesto, mentalita' e soluzioni.

Menomale che in tutto cio' una piccola associazione culturale illumina il grigiore di tanta monotonia.

Regards.


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