28/05/10

Istanbul - Week 4

Solo lavoro, matto e disperatissimo, sigh...o.O


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21/05/10

Istanbul - Week 3

Il 19 Maggio ad Istanbul e' festa nazionale, quindi ci siamo presi una mezza giornata da 'turisti' per girare un po' tra le principali mete.

La mattina e' iniziata rilassata alle 8:30 con una pacata colazione, mentre pensavamo all'itinerario.

Quattro brillanti menti da ingegneri hanno pensato bene, dopo 30 secondi massimo di discussione, che conveniva andare in centro e vedere: naturalmente tutti sanno che l'ingegnere ha come dote principale la capacita' di risolvere problemi complessi e dinamici, che mutano al mutare delle condizioni, quindi il nostro 'quartetto Cetera' si e' subito lanciato nella sfida posticipando la decisione il più possibile (in pratica nn avevamo voglia di pensarci in hotel).

Sbarcati dal taxi in centro siamo partiti da AyaSofia: e' una costruzione imponente di fronte alla moschea blu, e che nei secoli e' stata Basilica cristiana, poi moschea e da quasi un secolo e' museo.




L'esterno a dire il vero non e' particolarmente attraente o accattivante, ma dentro e' tutta un' altra cosa...(ingresso 20NTL, circa 10€ al cambio attuale).




Dopo una mezz'ora di pascolo qua e la tra i vari mosaici ed affreschi (tempo biblico per il nostro sparuto gruppo di 'Ing'...) siamo usciti 'lemme lemme' e ci siamo ricondotti al problema iniziale: dove andiamo?

La scelta e' stata la Moschea Blu, per dare occasione anche a MDG (che non l'aveva ancora vista) di poterla visitare.

All'uscita questa volta non ci sono stati dubbi: dovevamo vedere la Cisterna di Costantino.

Dopo averla cercata qualche minuto (l'ingresso non e' proprio ben segnalato) siamo scesi da una breve scalinata e abbiamo visto questa 'grande opera' del passato.

In pratica sotto il centro di Istanbul c'e' una enorme cisterna di circa 90x140 metri la cui volta e' sorretta da 300 colonne romane.

Passeggiando su delle passerelle si girovaga tra le colonne in una atmosfera davvero suggestiva (e' buio e le colonne sono illuminate con dei faretti rossi che puntano verso l'alto).

La discussione qui si e' soffermata sul volume di acqua contenuta e, facendo conti comprensivi di volume disponibile, ingombro delle colonne etc siamo arrivati ad una quantità di circa 80milioni di litri!!! (come scritto sulla guida Lonely Planet...;D)...
Ah, in antichità l'acqua era trasportata da un sistema di condotti sotterraneo lungo circa 20km. Affascinante...

Qui l'ingresso costa 10NTL (oppure 6€: qui si può pagare in euro...:D).

All'uscita ci siamo diretti al palazzo del sultano: Topkapi.

L'ingresso e' proprio dietro AyaSofia (a piedi saranno 2 minuti...).

Il palazzo si può visitare con 20NTL più eventuali 15NTL per visitare l'harem (da non perdere assolutamente!!! Purtroppo noi abbiamo scoperto solo una volta entrati che le odalische non c'erano...).




Dopo vari giri nelle stanze ricchemente decorate siamo usciti e abbiamo visto gli altri edifici di Topkapi, che contengono varie mostre tematiche (nel nostro caso c'erano anche oggetti provenienti dal museo di Mosca).




Alla fine siamo usciti dall' uscita posteriore (dopo aver attraversato un parco praticamente sconfinato), e ci siamo trovati su uno stradone, praticamente nel nulla...

Fortunatamente un taxi ha portato li alcuni passeggeri, quindi ne abbiamo approfittato per farci scarrozzare dove si mangiasse del pesce.

Siamo stati portati in una zona piena zeppa di bancarelle con il pesce fresco (vi faccio immaginare l'aroma nell'aria...), dietro ai quali si accedeva a dei ristorantini con vista sull'ingresso del Bosforo. Fantastici.




Il fatto che il menù fosse in 4 lingue (tra cui l'Italiano) indica che non abbiamo fatto la 'scoperta' di un posto nella 'Turchia vera', cmq il pesce era ottimo ed il conto onesto, quindi...




Alla fine, per non farsi mancare nulla, GFM e LT hanno proseguito per il GranBazar, mentre io e MDG siamo tornati ai nostri doveri: in ufficio...;(

La visita alla città e' stata molto veloce, ma mi ha dato una panoramica su quanto ancora da vedere e da scoprire.

Vi terrò aggiornati...

Byez,
Nico


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14/05/10

Istanbul - week 2

Nuova settimana e nuova levataccia mattutina per andare a prendere l'aereo a Malpensa.

Dopo il solito viaggio della speranza mi sono infilato in una due giorni di ufficio matto e disperatissimo, arrivando a 27 oneste ore lavorate alla fine di Martedí (praticamente come stare in una piantagione di cotone...)

Quindi Mercoledí abbiamo deciso (con i miei colleghi) di non sforare le 10 ore in modo da potere vedere un pochino la città: siamo andati a Sultanahmet.




In questo quartiere di Istanbul sono concentrate alcune delle opere e dei monumenti più belli, coma la 'Ayasofya' (o 'Santa Sofia'), la Moschea Blu, l'ippodromo, etc...).




Incredibilmente, nonostante l'ora (erano circa le 22), la moschea era ancora aperta, quindi ci siamo lanciati a vederla.




Dall'esterno e' una costruzione assolutamente maestosa, composta da una cupola centrale e da 6 minareti (ho scoperto che l'unica moschea che ha più minareti e' quella della Mecca, che he ha 7...).




All'interno, passato un cortile centrale, si tolgono le scarpe e si entra nel corpo principale, dove un tappeto rosso e molto morbido copre tutto il pavimento, in contrasto con l'azzurro delle piastrelle che decorano pareti e cupole.










Usciti da li ci siamo fatti un brevissimo giretto intorno, per poi passare al cibo (vista l'ora...).

In una vietta laterale piena di ristoranti ultra-turistici siamo riusciti a trovarne uno abbastanza caratteristico (gentilmente fornito dalla guida LonelyPlanet sul mio iPhone).

Cena a base di zuppetta di pesce e verdure, per poi reincamminarci verso l'ultimo giro di piazza ed infine taxi.

Quindi, arrivati in hotel, il (forse) meritato riposo...

Bye,
Nico

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07/05/10

Istanbul - week 1

Con la giornata di oggi termina la mia prima settimana qui a Istanbul, e di cose da raccontare che ne sarebbero tante.

Vediamo le principali.

All'arrivo, dopo l'atterraggio e l'interminabile fila per il controllo passaporti, dovevo prendere un taxi per fare i circa 70km che separano l'aereoporto dall' ufficio dove dovevo andare.

Siccome alcuni miei colleghi mi avevano spiegato che non tutti i tassisti conoscono quella zona della città, avevo davanti una scelta difficile: scegliere un taxi con autista giovane (e quindi che parlava inglese) o uno più anziano 'di esperienza'.

Naturalmente ho optato per la seconda opzione..:D

Quindi dopo avergli mostrato una mail con l'indirizzo ci siamo avviati:il viaggio e' durato circa una oretta, durante la quale ci siamo fermati 2 volte per strada a chiedere ad altri tassisti (tra di loro parlavano in turco ma a vedere la faccia sconsolata di quelli che ci davano informazioni mi sono convinto di aver scelto un vero "cavallo di razza"...).




Alla fine ho raggiunto la destinazione sul lato asiatico della città dove per altro ho scoperto esserci uno 'Starbucks' e ho passato la prima lieta giornata lavorativa fino alle 23:00 ora locale (22.00 ora italiana).

Quindi mi sono finalmente diretto all'hotel insieme ad un paio di colleghi (vecchie conoscenze...) trovati in ufficio.

L' hotel vale la pena del viaggio e rappresenta veramente uno di quei 'tuffi nel lusso' che ogni tanto si ha il piacere di fare: il Conrad Istanbul ( http://conradhotels1.hilton.com/en/ch/hotels/index.do?ctyhocn=ISTHCCI).

Vi invio calorosamente a dare un'occhiata alle varie 'amenità' di questo hotel della catena Hilton. Io vi posso dire che, oltre al lounge enorme con archi e colonnato e fontana con mosaico, una birrozza al bar al 14mo piano vale veramente lo sbattimento del viaggio: il panorama toglie il fiato...



Dal bar si intravede uno dei ponti che uniscono la parte occidentale e quella orientale della città: la sera e' illuminato in modo spettacolare con dei led che cambiano colore.

Alle fine, stanco e stremato, sono strisciato a letto per il benedetto sonno ristoratore...:)

La settimana e' quindi passata tra impegni lavorativi vari per cui la sera, arrivando in Hotel molto tardi, non si faceva mai nulla.

La sera di Giovedi pero' abbiamo optato per un 'Pide', ossia una specie di calzone aperto.




Dall' ufficio, con il taxi, abbiamo raggiunto una zona 'interna' della città sulla parte asiatica. Diciamo che camminando per le vie alle 22.30 si poteva percepire la Istanbul 'vera': donne alle finestre che buttavano i resti del caffè, uomini seduti su sgabellini fuori dai negozi ancora aperti e faccie ed abbigliamenti da film sul medio oriente...

Cmq abbiamo raggiunto questo locale (chiamiamolo così...) appartenente alla categoria "peggiori bar di Caracas".

Il concetto e' il seguente: ti viene portato questo 'pide' , ossia una specie di calzone con, nella zona centrale: formaggio, carne, uovo e due tronchetti di burro che libererebbero in un nonnulla anche il più stitico degli stitici.

Il pane e' leggermente tagliato sui due bordi, così da poter essere rotto con semplicità (abbiamo chiesto il coltello ma per questo piatto e' praticamente vietato!!!). In pratica si 'strappa' un pezzo del bordo e con la forchetta ci si aiuta a fare la 'scarpetta' con il contenuto della parte centrale, mentre man mano che il 'ciccio' interno viene mangiato si finisce anche la pasta che lo conteneva.


L'aspetto butta un po' indietro, ma vi posso assicurare che e' veramente buonissimo (al di la del leggero peso sulla digestione...:D).

Comunque dopo aver finito e essere tornati a casa e' partita la parte 'digestiva' della serata, che dura tuttora...;)

Passato il Venerdi ho reimpacchettato il tutto per tornare a casetta, quindi ora mi aspetta il solito lauto pasto gentilmente offerto da TurkishAirline...;)




Ci sentiamo...

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Location:Çevre Sk,Provincia di İstanbul,Turchia

03/05/10

Pronti...Partenza...Via!!!

Bene.

Dopo un po' di mesi torna in auge la scrittura del blog, e quindi eccomi qui pronto a narrare famose gesta.
L'occasione arriva dal nuovo viaggio di lavoro verso una meta mai toccata prima: Istanbul.




La parola viaggio mi fa venire in mente qualcosa tutto sommato di durata 'contenuta' (direi dell'ordine di qualche giorno), mentre qui l'idea e' che la permanenza sia un pochino più lunga (qualche mese), seppur con fly-back settimanale per tornare il w-e nella mia casetta dalla mia mogliettina e dai miei cari...

Primo sbattimento indegno della partenza: l'ora di risveglio. Per poter arrivare a destinazione in un orario decente, avendo anche il tempo per qualche 'techicality' (cambio Euro in Lire Turche, acquisto SIM locale, etc...), ho optato per il volo da Malpensa delle 6:45, dimenticandomi che per riuscire ad essere all'aereoporto in tempo mi sarei dovuto svegliare a notte fonda.
Risultato: sveglia ore 3:20 e partenza (con autista di fiducia) alle 4 da casa.

All'arrivo a Malpensa l'aereoporto era semideserto (strano, vero?..:D) e con tutta calma ho preso tempo per farmi un giretto con colazione.

Il volo e' della Turkish Airline, e il tutto e' sufficientemente comodo da pemettermi di passare le circa 3 ore che mi sparano da casa leggendo il Corriere e giochicchiando un po' con l'iPhone.




Dopo circa un' oretta dalla partenza e' comparso pero' l'incubo del viaggiatore: il cibo da aereo!

E' incredibile come qualcosa che vedi e che annusi abbia un sapore che non solo non ti saresti MAI immaginato, ma che non riesci neanche a ricondurre a sapori e/o ingredienti noti.




Per chi se lo chiedesse nel vassoio c'erano una specie di "toast-triangolo" dal sapore imprecisato (ed ancorato fortemente al fondo del recipiente dove era inserito...o.O), degli spinaci bolliti e un tortino che avrei giurato essere di pasta sfoglia ma che in realtà credo fosse di formaggio (di un tipo ovviamente mai mangiato), un panino e un paio di vaschette dal contenuto sinistro (sembravano formaggi) per i quali non me la sono proprio sentita...;)

Cmq il volo prosegue tra sonnolenza, lettura e un po' di mobile-blogging fino a destinazione, dove stiamo per atterrare...

A presto!

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